Poche cose sono più romantiche e rilassanti di ammirare le fiamme di un caminetto salire verso l’alto, rincorrendosi in un gioco di mille luci e sfumature, riscaldando l’ambiente ed il cuore. Per questo motivo spesso, chi ne ha la possibilità, non rinuncia ad aggiungere il caratteristico focolare all’interno della cucina o del salotto, sia esso utilizzato per riscaldare la casa o solamente per creare atmosfera. Sfortunatamente però possono esserci degli inconvenienti.
Il principale problema che può verificarsi è sicuramente la mancanza di tiraggio, che comporta difficoltà nel mantenere viva la fiamma, oltre ad esalazioni di fumo nell’ambiente, fastidiose e pericolose. Tale inconveniente può verificarsi in parte a causa del tempo atmosferico, ma la maggiorparte delle volte la causa è senza dubbio un’errrata progettazione della canna fumaria o del comignolo.
Infatti, il tiraggio della canna fumaria è determinato dal fatto che, accendendo la fiamma del camino o della stufa, viene a crearsi una circolazione naturale d'aria tra la colonna calda che sale attraverso la canna fumaria e l'aria fredda verso il vuoto che si è conseguentemente creato. Perché questo sistema funzioni nel migliore dei modi bisogna che il condotto abbia una dimensione adeguata e non presenti restringimenti o cambi di direzione bruschi, abbia un andamento prevalentemente verticale ed una lunghezza ed una larghezza corrette. La coibentazione della canna fumaria è un'operazione fondamentale per evitare che l'aria calda in risalita si raffreddi e non riesca a risalire fino al comignolo, determinando la fuoriuscita del fumo dal focolare.
Altri fattori da considerare sono i materiali e la forma, che devono esssere tali da non rallentare il flusso verso l’alto. A questo scopo la realizzazione di una canna fumaria in acciaio, a sezione circolare, è sicuramente una delle soluzioni più utilizzate, ma anche la ceramica refrattaria, a sezione rettangolare con gli angoli smussati, è una validissima soluzione.
Inutile poi sottolineare l’importanza del comignolo, il cui scopo è quello di proteggere la canna fumaria dai venti, indipendentemente dalla intensità e della direzione, in modo tale che le correnti esterne non ricaccino in dentro il fumo prodotto dal camino. Un comignolo ben progettato, quindi, deve avere una sezione almeno doppia rispetto alla canna fumaria, si deve alzare dal tetto di almeno un metro e non deve avere ostacoli al di sopra di esso. Molti piccoli accorgimenti, che però risultano di estrema importanza se si vogliono evitare successivi inconvenienti.
Bisogna però ammettere che, quando parliamo di camini, spesso siamo in presenza di manufatti non recenti, magari realizzati autonomamente dai nostri nonni o bisnonni. In questo caso, ovviamente, non resta che andare a cercare di risolvere eventuali problemi.
Sicuramente la soluzione ottimale potrebbe essere il rifacimento della canna fumaria o di parte di essa, in modo da eliminare così facendo eventuali ostacoli, curve o strozzature che ne inficino il funzionamento. In alternativa, volendo contenere le opere murarie e le spese, si può utilizzare, rispettando le indicazioni dalla specifica norma tecnica, un tirafumo elettrico. Questo altro non è che una struttura da installare sul comignolo, in sostituzione del terminale, e costituisce un vero proprio aspiratore di fumo che si attiva in caso di bisogno e che, quando inattivo, non inficia il normale funzionamento del camino.
In base ai modelli e alla ditta di produzione, il costo di questo apparecchio è ovviamente soggetto a variazione, con una forbice di prezzo che va dai 200 ai 350€ per i modelli base, fino a raggiungere i 500 o i 600€ per l'acquisto di modelli più sofisticati.
Ovviamente, risulta quasi inutile precisare che l’installazione di questo dispositivo, così come una corretta realizzazione della canna fumaria, non può esimere dalla cura di quest’ultima attraverso una pulizia ed un controllo periodico, che eliminino fuliggine, polvere ed eventuali ostruzioni che possono causare incendi o pericolose esalazioni.