INFORMATIVA: MA VOI SAPETE LEGGERE UN "APE"?

Purtroppo, a causa dell'inesistente professionalità da parte di alcuni certificatori energetici, sempre più frequenti stanno diventando le cause legali legate alla difformità delle certificazioni energetiche rispetto a quello che è il reale stato dell'involucro edilizio e dell'impiantistica associata. Come ben sappiamo questa documentazione è diventata obbligatoria come allegato agli atti di compravendita e ai contratti di affitto.
APE
Al momento molti sondaggi ci comunicano che solo il 12,7% degli immobili oggetto di compravendita o affitto possiede un attestato di certificazione energetica di qualità e pienamente attendibile.
Ma come può, l'utente finale, capire se l'attestato che gli è stato consegnato è adeguato o no? Forse possiamo fornire delle informazioni che potranno essere utili a tutti per capire come evitare situazioni spiacevoli.
Innanzitutto per poter redigere questo documento (Attestato di Prestazione Energetica) occorre sicuramente avere a disposizione la planimetria dell'edificio, conoscere l'anno di costruzione e l'ubicazione, le coordinate catastali, disporre del libretto della caldaia o dell'impianto centralizzato, informazioni su tutti i componenti impiantistici ed in fine, non per importanza, tutte le informazioni che riguardano le caratteristiche dell'involucro edilizio.


Produrre un'APE non ha un costo standard, dipende molto dalla tipologia edilizia, dalla complessità strutturale, se si tratta di un appartamento singolo, un condominio, un edificio indipendente. Inoltre le tempistiche di redazione dell'attestato dipendono anche molto dalla documentazione che il proprietario dell'immobile è in grado di fornire al certificatore energetico; diffidate da chi vi promette di predisporre tutto questo a soli 59€ ... Per la redazione del certificato il tecnico dovrà considerare vari aspetti tecnici, dalla zona climatica, posizione e orientamento dell'edificio, le sue caratteristiche termiche, impianto di condizionamento e di ventilazione, di riscaldamento e di produzione di acqua sanitaria, e l'eventuale presenza di sistemi di energia rinnovabile. In linea di massima, secondo le linee guida, la prestazione energetica degli edifici si può esprimere con un indice generale che rappresenta la prestazione energetica globale dell'unità abitativa (EPgl). Questa valutazione complessiva è il risultato di una somma di altri svariati indici, tra cui quello che rappresenta la prestazione energetica dell'impianto di climatizzazione invernale ed estivo, del sistema per la produzione di acqua calda sanitaria e dell'impianto per l'illuminazione. Più questi indici (numeri) sono bassi e meglio è, in quanto significa che a fine anno avremo sostenuto minori spese energetiche ... La classe energetica infatti viene fornita proprio sulla base di questi indici, che qui vi riassumiamo: • CASA PASSIVA < 15 Kwh/mq = 1,5 litri gasolio/mq annuo
• CLASSE ENERGETICA A < 30 Kwh/mq annuo = 3 litri gasolio/mq
• CLASSE ENERGETICA B tra 31-50 Kwh/mq annuo = 3,1-5 litri gasolio/mq annuo
• CLASSE ENERGETICA C tra 51-70 Kwh/mq annuo = 5,1-7 litri di gasolio/mq annuo
• CLASSE ENERGETICA D tra 71-90 Kwh/mq annuo = 7,1-9 litri gasolio/mq annuo
• CLASSE ENERGETICA E tra 91-120 Kwh/mq annuo = 9,1-12 litri di gasolio/mq annuo
• CLASSE ENERGETICA F tra 121-160 Kwh/mq annuo = 12,1-16 litri di gasolio/mq annuo
• CLASSE ENERGETICA G oltre 160 Kwh/mq annuo = 16 litri di gasolio/mq annuo. Come potrete vedere, gli indici rappresentano semplicemente i consumi di combustibile che, ogni metro quadro di superficie della vostra unità abitativa, voi dovete sostenere ogni anno. Questi indicatori sono comunque da ritenere indicativi e non precisi, in quanto vengono calcolati secondo un certo standard che rappresenta un "normale utilizzo" delle fonti energetiche da parte della popolazione. Ovvio che chi si riscalda meno durante l'inverno, ed invece di mantenere 20 °C in casa si accontenta di 18°C, andrà a spendere meno di quello evidenziato dall'attestato APE. Facciamo un esempio pratico ...
Supponiamo di considerare un appartamento degli anni 60, non ristrutturato, di 80 mq di superficie, in un condominio con impianto centralizzato. Ovviamente questo appartamento, per ben che possa essere costruito all'epoca, avrà una classe energetica G. Considerando un consumo pari a 180 kWh/mq anno, moltiplicandolo per 80 mq di superficie otteniamo un consumo annuo di 14.400 kWh di energia equiparata a 1.440 litri di gasolio (se noi utilizzassimo come fonte energetica solamente il gasolio). Se considerate che il gasolio costa circa 1,6 euro/litro, parliamo di 2.300 euro/anno di bollette energetiche ... Ovvio che se invece del gasolio utilizzate principalmente come combustibile il metano, le spese annuali si ridurrebbero notevolmente. Questo esempio che abbiamo voluto fare, anche se non è del tutto preciso, vi permette comunque di leggere l'attestato energetico in maniera più critica. Ricordatevi che l'APE è una carta d'identità dell'unità famigliare che stiamo considerando, pertanto bisogna capire bene quali informazioni questo documento può darci in modo da non cadere in situazioni poco piacevoli. Ovviamente l'attestato (APE) dovrà essere redatto nel rispetto delle specifiche norme attuative regionali (non tutte le Regioni hanno legiferato in merito, quelle che lo hanno fatto hanno un albo interno di certificatori energetici).
L'APE ha una validità di 10 anni e tale validità decade al momento in cui vengono apportate modifiche all'immobile, in quanto avendo modificato parti relative all'involucro o all'impiantistica, gli indici di prestazione di cui abbiamo parlato prima cambiano e di conseguenza anche la classe energetica complessiva. A questo punto quale altre informazioni potrebbero esservi utili per non cascare in attestati falsi? Generalmente il certificatore energetico, per redigere l'APE (che è costituito da 2 semplici fogli di carta colorati), deve effettuare una serie di analisi e di calcoli che ovviamente dall'attestato non si evincono. Per essere sicuri che il certificatore abbia redatto un certificato adeguato, basterebbe chiedergli la relazione tecnica di calcolo, la quale contiene tutti i calcoli e le valutazioni effettuate dal tecnico per certificare l'immobile. Un tecnico che nel Preventivo vi indica che vi fornirà in allegato anche la relazione tecnica è già un indice positivo ... Secondo voi uno stabile datato, quindi costruito più di 40 anni fa e non ristrutturato, potrà avere una classe energetica superiore alla G? La sola sostituzione degli infissi in un appartamento degli anni 60, di quanto può migliorare la prestazione energetica complessiva? Può realmente portarla a livelli superiori? Un edificio di nuova costruzione, senza un sistema meccanico di controllo dei ricambi dell'aria, può realmente essere certificato in classe energetica A?
Un edificio caratterizzato da un involucro poco isolato dove è stato rifatto completamente la parte impiantistica e dove sono state sfruttate anche le energie rinnovabili, a quale classe energetica può arrivare? Queste domande ovviamente servono a stimolarvi per ragionare sull'importanza di questi Attestati Energetici.
Per rispondere molte di queste domande basterebbe usare il buon senso e soprattutto sfruttare l'opportunità che ci offre il Forum tecnico di Professional Team per confrontarsi ed approfondire questi argomenti ... Vi aspettiamo nel Forum per condividere esperienze e magari per aiutarvi ad analizzare i vostri attestati di prestazione energetica (APE) ...

Professional Team