TARRIFFA INCENTIVANTE EX CERTIFICATI VERDI

20111220111620 green

 

Quest’anno è stata avviata una piccola rivoluzione nell’ambito degli incentivi in ambito energetico. Dopo l’accordo sul nuovo Conto Termico infatti, a partire da quest’anno, come previsto dal Decreto Ministeriale 6 luglio 2012, il meccanismo dei Certificati Verdi sarà sostituito da una nuova forma di incentivo.


Ricordiamo che quando si parla di certificati verdi, si intendono titoli negoziabili, rilasciati dal GSE in misura proporzionale all’energia prodotta da un impianto qualificato IAFR (impianto alimentato da fonti rinnovabili), entrato in esercizio entro il 31 dicembre 2012. Il meccanismo di incentivazione si basa sull’obbligo, posto dalla normativa a carico dei produttori e degli importatori di energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili, di immettere annualmente nel sistema elettrico nazionale una quota minima di elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Il possesso dei Certificati Verdi dimostra l’adempimento di questo obbligo e poiché l’obbligo può essere rispettato in due modi, immettendo in rete energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili oppure acquistando i titoli dai produttori di energia “verde”, risulta evidente come la vendita di questi certificati possa portare introiti considerevoli nelle casse delle aziende del settore.


Il nuovo meccanismo in vigore dal 1 di gennaio, continua a lavorare sullo stesso principio, ma garantisce sulla produzione netta di energia la corresponsione aggiuntiva di una tariffa in euro da parte del GSE. Questo incentivo, anche detto tariffa incentivante, viene così calcolato:

I = k x (180 – Re) x 0,78

Questo significa che l'incentivo (I) è commisurato al prodotto tra il coefficiente (k) e la differenza tra il valore di riferimento di un CV (180 euro per MWh) ed il prezzo di cessione dell'energia (Re); il tutto moltiplicato per 0,78.


Si considerino due cose. Prima di tutto, il coefficiente “k” è generalmente pari a 1 per gli impianti entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007, mentre per quelli entrati in esercizio dopo tale data, assume differenti valori a seconda del tipo di fonte rinnovabile utilizzata. In secondo luogo si tenga presente che il prezzo di cessione dell’energia (Re), a parte che in alcuni casi particolari (impianti a biomasse, impianti “ex-zuccherifici”, alcuni impianti cogenerativi), equivale al prezzo di cessione dell’energia elettrica definito annualmente dall’Autorità sulla base delle condizioni economiche registrate sul mercato nell’anno precedente.

 

E coloro che già avevano maturato il diritto al riconoscimento dei Certificati Verdi? Come si devono comportare?


Questi soggetti conservano il diritto ai benefici per il restante periodo agevolato, ma lo otterranno nella nuova forma appena descritta. Per passare al nuovo meccanismo incentivante, i titolari di questi impianti dovranno sottoscrivere una convenzione con il GSE, attraverso un nuovo applicativo informatico: GRIN - Gestione Riconoscimento INcentivo. Questo programma, nell’ottica di semplificare il processo per gli operatori, permetterà al GSE di gestire integralmente tutte le fasi necessarie al riconoscimento della tariffa incentivante, e ai titolari degli impianti, lo svolgimento delle attività necessarie all’abilitazione all’incentivo.

 

Per consentire il graduale passaggio al nuovo meccanismo di incentivazione, su GRIN sono al momento attive esclusivamente le funzionalità relative alla gestione dell’anagrafica e alla stipula della convenzione, ma, in futuro, dovrebbero essere inserite nuove funzioni.


Una notizia decisamente positiva, che dimostra come, nonostante tutto, l’obbiettivo della riduzione delle emissioni di gas inquinanti non sia stato dimenticato.


Per avere ulteriori e più precise informazioni, vi rimandiamo al sito del GSE (http://www.gse.it) dove è possibile consultare un apposito manuale oltre a visionare diversi tutorial, in grado di guidare l’utente nelle varie procedure.

 

Ing. Alfero Daniele
Professional Team
Collaboratore tecnico