Dopo quasi un mese di ritardo e a seguito di numerose denunce da parte degli operatori di settore, arrivano i primi decreti attuativi il DL Competitività n.91/2014, riguardanti gli incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica da fotovoltaico e da fonti rinnovabili diverse da fotovoltaico.
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato un primo provvedimento attuativo riguardante la controversa norma ribattezzata "spalma-incentivi" (art. 26 del DL), che si applica su base retroattiva agli impianti FV di potenza nominale superiore a 200kW, stabilendo quanto segue:
a) Una rimodulazione delle tariffe incentivanti per l'energia elettrica prodotta da impianti solari FV per un periodo di 24 anni, secondo le percentuali di riduzione riportate nell'Allegato 2 del decreto;
b) Una rimodulazione delle tariffe incentivanti per l'energia prodotta da impianti solari FV per un periodo di 20 anni, con un primo periodo di fruizione dell'incentivo in misura ridotta rispetto all'agevolazione attuale, e un secondo periodo di fruizione dell'incentivo "incrementato in ugual misura", secondo le percentuali stabilite nel decreto; ciò dovrebbe garantire un risparmio sui costi derivanti dagli incentivi fino a 600 milioni di euro annui nel quadriennio 2015-2019, a fronte di un aumento negli anni successivi;
c) Una rimodulazione delle tariffe incentivanti per l'energia prodotta da impianti solari FV per un periodo di 20 anni, con una riduzione della tariffa per il periodo di incentivazione residuo in misura proporzionale alla potenza dell'impianto; ciò dovrebbe garantire risparmi sui costi derivanti dagli incentivi più contenuti, stimati in circa 60 milioni di euro annui, ma senza aumenti per gli anni successivi.
Gli operatori di settore, nonostante il ritardo con cui è giunto il decreto attuativo relativo allo spalma incentivi per il FV, avranno tempo fino al 30 novembre 2014 per scegliere l'opzione più idonea per il proprio impianto, altrimenti, sarà il GSE ad applicare automaticamente l'opzione c) a partire dal 1° gennaio 2015.
Un secondo decreto attuativo firmato dal MiSE e riguardante le modalità di erogazione degli incentivi al FV prevede controlli più severi da parte del GSE, al fine di evitare erogazioni indebite, una programmazione più regolare dei finanziamenti, proporzionale alle dimensioni degli impianti, e un acconto del 90% su base annua ai produttori di energia da FV, con saldo entro 60 giorni o comunque entro il 30 giugno dell'anno successivo.
Per quanto riguarda invece la rimodulazione volontaria degli incentivi per le piccole e medie imprese di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse dal FV, il decreto firmato dal Ministro Guidi, di concerto con il Ministro dell'Ambiente Galletti e con parere favorevole dell'AEEGSI, stabilisce la possibilità di prolungare fino a 7 anni il periodo di incentivazione per i produttori interessati a interventi di ricostruzione o ripotenziamento degli impianti, con conseguente riduzione dell'erogazione annua.
Fonte: ExpoClima