Durante la realizzazione di un impianto gas, sarà senza dubbio capitato a tutti di trovarsi a dover attraversare o percorrere con la tubazione marciapiedi o vialetti, presenti all’interno di aree condominiali o private. Come comportarsi in questa situazione?
La versione 2015 della UNI 7129, differentemente da quanto faceva la sua precedente edizione, tratta nello specifico l’argomento, istituendo uno specifico paragrafo intitolato:” Installazione di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto”. Vediamo quindi quali sono le prescrizioni relative.
Prima di proseguire, tuttavia, è opportuno chiarire cosa si intenda per manutfatto orizzontale esterno a cielo aperto. Con questa definizione ci si riferisce prima di tutto a marciapiedi o cortili pavimentati soggetti al transito di porsone/autoveicoli, comprendendo inoltre tutti quei manufatti orizzontali esterni, anche coperti, la cui proiezione verticale sia aperta almeno da un lato per un'altezza almeno pari a 2,2 m, come nel caso di un porticato.
Vengono inoltre equiparati ai manufatti orizzontali i giardini esterni nel caso particolare in cui non sia possibile rispettare la profondità di interramento che, lo ricordiamo, dovrebbe essere di almeno 60 cm a partire dalla generatrice superiore del tubo.
Identificati i casi specifici a cui possiamo riferirci, andiamo ora a vedere le possibilità di installazione.
La prima possibilità è quella di inserire o annegare le tubazioni nel manufatto proteggendole a mezzo di una guaina che, in relazione alle eventuali sollecitazioni prevedibili, può essere costituita in guaina d’acciaio di spessore non minore a 2mm.
In alternativa è possibile ricorrere ad una struttura edile come un cunicolo tecnico sotterraneo realizzato in cemento, laterizio o metallo in conformità a quanto stabilito dalla normativa, sempre considerando il livello di sollecitazione (dovuto a transito o stazionamento di persone o veicoli) cui questo può essere sottoposto.
Ulteriore alternativa può essere poi una canaletta incassata nel marciapiede o nel vialetto.
E’ importante che la distanza tra la superficie esterna delle tubazioni e le superfici interne degli alloggiamenti tecnici descritti, con esclusione del piano di contatto, deve essere di almeno 3 cm e che distanze minori sono consentite solo in presenza di una valutazione dimensionale di progetto.
Infine ricordiamo che, in tutti i casi sopra descritti, in prossimità dell'entrata o dell'uscita dal terreno, deve essere previsto un sistema di sfiato dell'alloggiamento o della guaina, al fine di evitare accumuli di gas, come per esempio un pozzetto di ispezione. Unica eccezione è il caso della canaletta grigliata in superficie.
Ing. Alfero Daniele
Collaboratore Tecnico
Professional Team srl